Le Patologie Renali del Cane e del Gatto
- riccardobressan
- 2 set 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 21 dic 2022

Molto più frequentemente di quanto pensiamo, i reni dei nostri amici animali possono provocare delle patologie, anche serie se non diagnosticate tempestivamente. In questo articolo cerchiamo di spiegare quali sono le problematiche più frequenti legati a questi organi.
I reni svolgono numerose funzioni: filtri importanti per ripulire il sangue dalle scorie, regolano l’equilibrio idrico e salino, il metabolismo della vitamina D, la pressione osmotica tra tessuti e sangue, infine producono una serie di ormoni.
Quando i reni smettono di funzionare correttamente ci troviamo di fronte a due possibili problemi:
- una malattia renale acuta (che di solito è più rara) che si verifica quando i cani o i gatti vengono esposti:
ad alimenti tossici
alcuni farmaci
piante velenose
altri prodotti chimici
punture d’insetti e morsi di serpenti.
Altre cause possono essere una grave infezione, in particolare dai batteridella Leptospirosi, che possono infettare l’animale da fonti d’acqua contaminata da animali infetti o ancora shock anafilattico, insufficienza cardiaca, malattie della coagulazione, morbo di Addison, pancreatiti, malattie epatiche e tutte le patologie che modificano l’afflusso di sangue ai reni; hanno una insorgenza improvvisa, potenzialmente mortale o reversibile se si riesce a diagnosticare in tempo e rimuovere la causa.
- una malattia renale cronica, anche detta “insufficienza renale” che è la forma più frequente, quando si instaura e persiste per periodi prolungati (mesi o anni) una perdita di funzionalità progressiva dell’organo, con irreversibilità della lesione.
L’insufficienza renale è una malattia che colpisce i cani generalmente in età adulta e deteriora il benessere dei reni, necessari per filtrare ed eliminare le sostanze di scarto del corpo. .La degenerazione dei reni incide sui liquidi del corpo, sangue compreso, favorendo la diffusione delle sostanze di scarto dell’organismo anziché attraverso l’eliminazione fisiologica consueta.
Le cause di insufficienza renale cronica possono essere:
neoplasie,
malattie autoimmuni,
malattie protozoarie (leishmania e leptospirosi),
sostanze nefrotossiche (cioè tossiche per i reni) assunte per lunghi periodi,
processi infettivi e/o infiammatori (es.piometra)
ostruzione al flusso d’urina(soprattutto nel gatto)
cause congenite (ipoplasia/displasia del rene nel Boxer) ed altre.
Spesso comunque la causa scatenante non è evidenziabile poiché non si riesce a capire a cosa possa essere realmente ricondotto il danno iniziale. Quindi non è tanto importante capire da cosa sia causata la malattia renale (l’insufficienza). L’insufficienza renale cronica è tre volte più frequente nel gatto che nel cane e può colpire gatti di tutte le età (sebbene sia più comune in soggetti anziani e di media età) e la probabilità che si verifichi cresce con l’aumentare degli anni di vita dell'animale. Circa un gatto su cinque sopra i 15 anni ne è affetto. Un andamento simile si può osservare anche nel cane, per il quale la probabilità di sviluppare problemi renali raddoppia tra i 10 e i 15 anni di età. Sebbene non esista una cura per la nefropatia cronica, quando è possibile diagnosticare una causa e quindi trattarla, ci sono buone probabilità di fermare la progressione della malattia e di gestirla in modo efficace. I sintomi: come capire se il nostro animale soffre di un disturbo renale? I campanelli d'allarme a cui dobbiamo fare attenzione sono: - aumento della sete e urinazione più frequente - perdita di appetito - perdita di peso e debolezza - letargia e sonnolenza - alito cattivo - vomito e diarrea
La diagnosi di patologia renale si ottiene mediante un semplice esame del sangue in cui vengono valutati principalmente i valori di Urea e Creatina che ci danno un’idea della capacità del rene di filtrarli.
E’ possibile valutare il benessere renale anche con l’esame delle urine e ecografie.
Una volta ottenuta la diagnosi la terapia si basa su questi obbiettivi:
ridurre il carico di lavoro del rene;
alleviare i sintomi e le conseguenze delle intossicazioni uremiche
ridurre al minimo i disturbi degli equilibri idrici, elettrolitici, vitaminici, minerali ed acido-basico
rallentare la progressione della malattia.
Il controllo dell'alimentazione svolge un ruolo fondamentale per la salute dei reni. L'insufficienza renale innalza la predisposizione alla disidratazione: è quindi fondamentale garantire al nostro amico a quattro zampe un corretto apporto di acqua. I gatti in particolare assumono la maggior parte dell'acqua con il cibo: è pertanto consigliabile prediligere un'alimentazione a base di cibi umidi piuttosto che secchi. Una dieta ideale per questo tipo di pazienti dovrebbe avere un ridotto contenuto proteico: nell’insufficienza renale si ha un accumulo di sostanze tossiche che derivano dalla disgregazione delle proteine, e un’alimentazione a basso contenuto proteico dovrebbe minimizzare questo evento. Bisogna stare attenti però a non eccedere nel senso opposto: troppe poche proteine infatti possono portare ad una perdita di peso che sarebbe estremamente dannosa. Per questa ragione, è consigliabile utilizzare alimenti specifici presenti in commercio e approvati dai veterinari per lecondizioni di patologia renale. Inoltre questo tipo di alimentazione speciale dovrebbe anche avere un livello di minerali controllato soprattutto per quanto riguarda fosforo e sodio in modo da alleviare lo stress a carico dei reni. Attenzione però perchè le diete povere in proteine tendono ad essere meno appetibili. In particolare, per quei gatti con insufficienza renale cronica che non vogliono questo tipo di alimenti, è meglio che mangino diete normali piuttosto che si alimentino troppo poco.
I cani con insufficienza renale cronica possono essere trattati con successo terapeutico, solo se la malattia viene identificata il più precocemente possibile e se la causa è eliminabile (ostruzioni, calcoli).
In tutte le altre situazioni, non si può pensare di far regredire la malattia, ma tenerla controllata e migliorare la condizione di vita del paziente.
Dottoressa Federica Porta Medico Veterinario
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